October 7, 2022

‘Attack, Blues, Release’ | The Rootworkers

‘Attack, Blues, Release’ | The Rootworkers

L’essenza ciclica del blues nel torrido EP di debutto della band marchigiana

“Attack, Blues, Release” è l’EP d’esordio dei The Rootworkers. Concepito tra febbraio e marzo 2021, il lavoro è composto da sei tracce che si ispirano, rimodellandone le strutture, ai più grezzi rock blues, soul e rock’n’roll, nonché alla psichedelia degli anni ‘70. Un travolgente condensato di ritmiche swing e boogie accompagnate da suoni taglienti e acidi sorreggono una voce calda e distorta che declama testi tanto ispirati al quotidiano – dal lavoro al modo di vivere – quanto introspettivi ed onirici. Come nella musica, in cui l’attacco e il release disegnano l’inizio e la fine di un suono, secondo i The Rootworkers anche nei meandri della vita si trova un incessante ripetersi di cominciamenti ed interruzioni, l’infinita ripetizione delle umane vicissitudini che lascia irrompere emozioni che animano i cuori, vengono assorbite, si affievoliscono fino a spegnersi. Da qui il titolo del lavoro, con il blues in mezzo, vero faro e baricentro: un continuo nascere e morire, come la scintilla primordiale che si espande sino ad accendere un grande fuoco, intorno al quale danza la vita, e dalle cui ceneri nasce nuovo terreno fertile.

TRACK BY TRACK – LE PAROLE DEI THE ROOTWORKERS

WORK ALL DAY | Il titolo non lascia spazio all’immaginazione, “Work All Day” è l’incarnazione del disagio dei nostri giorni, i quali vedono scorrere inesorabilmente il tempo, un tempo che non c’è. Il lavoro onnipresente penetra anche nelle relazioni, arrivando ad opprimere persino l’amore.  La rabbia trapela dai suoni graffianti e lamentosi delle chitarre e della voce. Un break down a metà brano che sembra restare sospeso in un senso di abbandono e di rassegnazione, sfocia infine in un pianto pieno di colori, quasi un’invocazione a qualcosa di più grande, di sacrale. 

LONESOME BOY | Uno dei primi brani concepiti dalla band, che pone i presupposti per un sound acre e grooves di tiro. Un omaggio sentito al vecchio blues, che rivive attraverso deformazioni e mutamenti della struttura melodica e ritmica. Il testo è un monologo di un “ragazzo solo” che indaga i vari punti di vista presenti in un rapporto. In contrapposizione al tema convenzionalmente triste, la traccia è interpretata con energia e dinamicità. 

THE WOMAN I LOVE | “The Woman I Love” è un inno alla donna e al suo corpo. La sinuosità del riff di basso, le chitarre calde e brillanti con qualche sfumatura noir e una sezione ritmica che adagia sui tempi deboli fanno da sottofondo ad un testo che barcolla tra il romantico e l’ironico. La carnalità si interrompe nel mezzo del brano, dove uno special dub/psichedelico lascia spazio all’interiorità, alla “spiritualità femminile” che suscita uno stato di trance, di ipnosi. 

TO LEAVE NOBODY | Forte di un giro armonico esteso e di tempi dilatati, “To Leave Nobody” è il brano all’interno dell’EP che più vira verso la psichedelia, mantenendo per tutti i suoi 4 minuti un’atmosfera onirica, di immagini non definite e travisabili. Il testo si compone di frasi che sembrano essere a sé stanti, sconnesse, lisergiche, come a rappresentare uno stato di disorientamento costante. 

DIRTY CEILING | “Dirty Ceiling” è il cavallo di battaglia della band, forse il brano che più ci rappresenta. Le chitarre scottano, la sezione ritmica pedala freneticamente per 2:19 minuti e l’armonica ci riporta direttamente con i piedi nelle acque fangose del Mississippi. Una soffitta sporca, malmessa, un luogo dal quale “esce rumore, o anche musica dolce”. Un elogio al nostro tempio, luogo sacro e profano, che nei suoi pochi metri quadrati ci rende liberi e apre possibilità di viaggi senza confini.  

ANOTHER NIGHT | È nelle notti più dure, più tortuose e deliranti , quando non vediamo più il fondo e anche i passi diventano incerti che la provvidenza muliebre ci viene in soccorso. Ricorre ancora il tema della donna, stavolta come donna “che salva”, donna protettrice. “Another night” è la nostra ballad per eccellenza, un blues/soul costruito su un basso ostinato, arricchito con linee melodiche variopinte, in sospensione, che restituiscono l’immagine delle grazie e dell’amore espressi nel testo.

TRACKLIST

Work All Day | Lonesome Boy | The Woman I Love | To Leave Nobody | Dirty Ceiling | Another Night

CREDITI

Enrico Palazzesi | Voce, chitarra ritmica, chitarra slide
Lorenzo Cespi | Basso
Andrea Ballante | Chitarra solista
Enrico Bordoni | Batteria, piano elettrico

Enrico Ballante | Armonica in “Dirty Ceiling”
Registrato, mixato e masterizzato a marzo 2022 da Manuele Marani presso Homeless Factory, Montecassiano (MC)
Grafiche | Greta Papaveri aka Amapolas
Foto | Hevan

Peyote Credits: